5/5
Linda Maggiori
scrittrice ecologista, Faenza

Come fanno alcune idee a trasformare la società? Come fanno alcune persone a trascinare sempre più followers nella loro “rivoluzione”? Il libro di Sergio Fedele vuole essere un manuale per attivisti ambientali.
Nella prima parte si analizzano le rivoluzioni di successo (più o meno giuste), e coloro che nella storia in ambito politico, imprenditoriale, ecc… sono riusciti a raggiungere il successo, sviscerando le loro tattiche, il loro modo di comunicare. Nonostante sia molto interessante sotto il profilo storico e psicologico, la prima parte può apparire ad una prima lettura un po’ troppo “manuale per il successo”, ostico per chi, come me, è radicalmente antagonista e allergico ad ogni forma di potere. In realtà proseguendo la lettura ho compreso che non si parla di successo individuale, ma è l’invito ad un cammino corale, un cammino che per essere efficace deve essere agito su più livelli, come i cerchi concentrici dell’acqua: il livello di azione e coerenza personale, il livello di sensibilizzazione sociale e comunitaria, il livello di formazione degli attivisti, e infine, per chi se la sente, l’impegno politico (non necessariamente partitico).
Questi 4 livelli sono fondamentali, perché non basta una coerenza personale per cambiare le cose (vivere come eremiti), ma è ugualmente deleterio impegnarsi socialmente e poi essere totalmente incoerenti con gli stili di vita. Anche se non si può fare tutto, bisogna almeno provarci.
Per questo, nella seconda parte del libro, si approfondiscono i motivi e la gravità della crisi climatica ed ecologica attuale e si suggeriscono alcune azioni concrete.
Dal reddito ambientale (interessante proposta di tassazione della CO2 e redistribuzione sotto forma di reddito individuale a tutti i cittadini, compresi i bambini), alla mobilità sostenibile (puntare sulle auto elettriche non basta, occorre ridurre le auto e migliorare la mobilità dolce e condivisa), dalle cooperative energetiche, alla necessità di portare efficienza energetica nei condomini.
Un manuale teorico e pratico davvero interessante, da divulgare ad attivisti, amministratori, politici.

5/5
Ugo Mazza
già assessore all’ambiente del Comune di Bologna

Un libro speciale; anch’io ho partecipato al crowdfunding, come tante altre persone, per la sua stampa dopo averne lette alcune parti e per la stima conquistata dal suo autore, Sergio Fedele, ambientalista, pensatore e imprenditore in startup ambientali ed energetiche.
Tante idee e scelte innovative per la bellezza della vita, per non ridursi a spettatore di quanto succede.
Un libro che non accetta lo “status quo”, un’idea alternativa per il futuro questo secolo.

Le tante riflessioni e proposte della sua seconda parte sarebbero solo un elenco di belle idee se non ci fosse la prima parte con cui l’autore affronta il difficile compito della organizzazione delle forze necessarie per renderle concrete in un processo che chiama giustamente “rivoluzione ambientale”.
Riflessioni e suggerimenti sul “come” organizzarsi, oggi, per ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti, per rimuovere le cause e contrastare quegli effetti drammatici che ormai ci accompagnano.
Una felice “scoperta” per chi come me viene dal secolo precedente; proposte sul come usare gli strumenti tecnologici dell’oggi per organizzarsi, per fare rete; modalità diverse dal mio secolo che non porto ad esempio perché spero che il vostro successo sia migliore del nostro, confido vittorioso.
Decisivo sarà studiare le ragioni di questa situazione e affermare il “concetto di limite”.
Io definisco “capitalocene” questa nostra era piuttosto che “antropocene”: senza dubbio è l’attività umana che ha prodotto il riscaldamento della Terra, ma non come fatto individuale, bensì per il sistema economico e sociale dominante, il capitalismo, che per una crescita senza limiti ha stravolto l’equilibrio uomo/natura.

Nella seconda parte, tra le tante proposte, focalizzo la vostra attenzione sul “REDDITO AMBIENTALE”.
Le ultime scelte dell’UE rilancino questa importante riflessine dell’autore.
L’UE intende superare il motore a scoppio, il motore fossile, nel 2035; un obiettivo impegnativo, contro cui sono già scesi in campo i costruttori d’auto, come tutto l’indotto economico e ideologico.
Per il principio “chi inquina paga”, l’UE ha ripreso l’idea della “Carbon Tax”, per ridurre l’uso del fossile e finanziare scelte ambientali, ipotesi che ritengo necessaria.
Nel libro troverete una riflessione simile ma più convincente: con il “reddito ambientale” l’autore apre lo scenario di una ridistribuzione a tutti i cittadini dell’incasso della “Carbon Tax”: idea da approfondire.
Spero si sviluppi un dibattito molto forte su questo, mi auguro che le persone più esposte, a partire dai lavoratori del settore dell’auto, scendano in campo per la drastica riduzione delle emissioni di CO2.
E’ necessario cambiare il “paradigma” economico e sociale dominante, che si è imposto.
Per questo vi propongo di leggerlo, discuterlo, contestarlo, con la decisa volontà di fare passi decisivi in tale direzione, di essere parte di quanti sentono tale urgenza per sé e per l’intera comunità umana.

5/5
Michele Viviani
attivista ambientale e musicista, Bologna
Il Primo Follower è un libro denso: sicuramente il risultato di un interesse che l’autore coltiva da tempo e con assiduità. E’ un libro che cerca di mostrare i diversi “livelli di azione” con cui si può partecipare alla causa ambientale, costituendo un utile riferimento per la formazione degli attivisti e la crescita delle organizzazioni.
5/5
Giandomenico De Bellis
ingegnere meccanico, Bari
Il libro restituisce una fotografia del panorama ambientale mondiale, e tutto ciò che lo concerne, ed è anche una piccola guida su come tu puoi influenzare e magari anche educare chi ti è vicino (e non solo) alla “lotta” ambientalista, portando esempi dettati dalla personale esperienza e da avvenimenti storici che solo superficialmente possono sembrare lontani da noi. Un libro che sa farsi leggere anche da lettori lenti e talvolta compassati come me che condivide non solo la maggior parte delle tematiche presenti ma anche la maniera in cui esse sono presentate. Bravo Sergio!
5/5
Corrado Poli
Professore universitario e autore

Un manuale per rivoluzionari (ambientali)”: così Sergio Fedele definisce il suo eccellente libro dal titolo “Il primo follower”. La definizione dell’autore non poteva che suscitare l’attenzione di un pensatore radicale come me. Ho letto il libro e l’ho discusso con l’autore traendone una sensazione di freschezza intellettuale e allo stesso tempo riscontrando una solidità di pensiero e di proposte operative necessarie per procedere sulla strada di una trasformazione in chiave ambientalista della società. 

La lettura è agevole e affrontabile anche da lettori non specialisti che troveranno piacevole un testo raccontato attraverso storie e aneddoti. Nondimeno il saggio è denso di informazioni e suggerimenti operativi. Gli ambientalisti di oggi e di domani hanno finalmente un libro da cui imparare e da usare come un manuale per potersi impegnare in modo efficace nelle loro battaglie per la tutela del pianeta e dei territori.

5/5
Loris Arbati di Bologna
Divulgatore e scrittore ambientale

Sergio Fedele mi venne segnalato da un comune amico, il quale mi pregò di presentare il suo ultimo saggio: ”Il primo follower”, nell’abito di una manifestazione appenninica legata all’Ambiente. Di per sé questa parrebbe una garanzia. Ma non sempre è così.

Questo ragazzo, – per me lo è -, è solido, determinato, sicuro, nella sua battaglia contro la deriva ambientale mondiale. Non sto a dilungarmi sul perché e il percome siamo giunti al limite del baratro, tutti oramai ne conosciamo le cause. E vi dirò, in tutta onestà, che sono stanco di sentire blaterare attraverso i media, i cosiddetti ”esperti” in materia. Che esperti spesso non lo sono.
Anche per questo ho gradito la lettura del saggio di cui sopra, in quanto non si dilunga troppo sull’analisi della drammatica situazione del nostro pianeta.

Sergio, dicevo, mi ha favorevolmente colpito, in quanto, nel libro, ed evidentemente a voce (ecco la ragione per la quale non faccio prefazioni o recensioni ai libri scritti da autori che non conosco, anche se li ho graditi), getta innanzitutto le fondamenta dalle quali partire, grazie a una approfondita indagine storica dei più importanti movimenti rivoluzionari politici e scientifici a livello mondiale. Rivoluzioni che non è certo facile descrivere in modo semplice e stringato, comprensibile anche ai non addetti ai lavori, soprattutto legarle al tema: – Difesa dell’Ambiente.
Premessa per la quale, la chiarezza senza troppi tecnicismi è alla base, per non rendere noiosa un’opera, col rischio che venga accantonata dopo la lettura di poche pagine. Giacché Sergio desidera raggiungere i giovani, tutti i giovani, perciò usa il loro linguaggio (non vi nascondo che, per capire il significato di alcuni termini, ho dovuto ricorrere all’aiuto di mio figlio).

Ed è proprio il linguaggio, a mio parere, – la chiave di lettura di questo saggio -, che consiglio caldamente. Ad esempio: il libro di Greta Thunberg,
– ragazzina sedicenne -, non si avvale dello stesso vettore comunicativo.
Intelligentemente Sergio utilizza questo strumento per esortare i giovani a diventare follower, e superare i leader. Operazione che, grazie alle tecnologie, alle reti sociali, – si può ottenere in tempi relativamente brevi.
E dopo che li ha coinvolti seduti davanti al computer, insegna loro come impostare una nuova quotidianità.

Infine non posso tralasciare la conclusione del libro: – la speranza. Un accenno al Bhutan, che entrambi riteniamo l’unico Paese al mondo a misura d’uomo. Ovvero dove l’uomo è considerato il fine, e l’economia è al suo servizio.

5/5
Maurizio Riguzzi di Bologna
Imprenditore
Premetto che ho la fortuna di conoscere personalmente l’autore che ritengo persona di elevato valore morale e culturale. L’opera è sostanziosa, 385 pagine, ma si legge con estrema scorrevolezza. L’utilizzo sistematico di storie ed esempi reali a sostegno delle tesi dell’Autore consente una lettura semplice e sollecita lo spirito di ricerca da parte del lettore, agevolato nella lettura dalla brevità dei capitoli. Il libro è diviso in due parti, la prima riporta alla luce la teoria del “primo follower”, la seconda è invece un vero e proprio saggio formativo e informativo riguardante il mondo ambientalista e la formazione culturale per chiunque si avvicini con passione e voglia di partecipazione ai gruppi che si impegnano in queste fondamentali battaglie per un mondo migliore. Partendo dal presupposto che la seconda parte parla direttamente a chi si sente coinvolto nelle tematiche etiche e ambientaliste e che quindi, data la completezza e lo stile dell’informazione, soddisfa appieno le aspettative del lettore, volevo soffermarmi un momento sulla prima parte. Da “anziano” responsabile di gruppi di lavoro e appassionato di formazione, nella teoria del “primo follower” ho trovato spunti molto interessanti, facilmente condivisibili e applicabilissimi anche nella gestione del quotidiano. L’abbondanza delle citazioni, in un vorticoso viaggio nel tempo che passa con leggerezza da Ghandi e Elon Musk, da Angela Merkel a Walt Disney, da Aristarco di Samo a Martin Luther King, da la possibilità di vedere scenari di applicazione sempre nuovi e di adottare un punto di vista laterale. Sono indubbiamente spunti utili in qualunque attività dove vengano coinvolti dipendenti e collaboratori e dove si voglia tornare a mettere le “persone” al centro di un progetto. Molto bello il vademecum al termine della prima parte del libro. Sapevo che il libro non mi avrebbe deluso, ma devo dire in tutta sincerità che la prima parte ha superato ogni più rosea previsione. Complimenti a Sergio Fedele
5/5
Daniele Maestrami
co-fondatore di Viva il Verde
Leggendo con grande interesse e attenzione “il primo follower” ho trovato spunti molto utili che sicuramente adotteremo per lo sviluppo dei progetti Viva Il Verde, il gruppo di cui sono co-fondatore e che attraverso iniziative sportive e altre attività promuove cultura, sensibilità e impegno sui temi legati alla sostenibilità ambientale. Questi contenuti li divulgheremo attraverso i nostri canali e in occasione di eventi a cui parteciperemo. Sì, il primo follower è davvero uno strumento molto utile per chi lavora e opera a favore dell’ambiente e la sostenibilità. Per chi ha un cuore verde.
5/5
Mattia Carpaneda di Imola
Fondatore Greenovaction
Un libro ricco di informazioni utili a tutti gli appassionati di tematiche ambientali, che sa raccontare la green economy in modo propositivo. Infatti questo libro è anche un ottimo manuale che riporta chiaramente soluzioni ecosostenibili concrete, applicabili da un livello personale fino a quello nazionale ed oltre. Il tema ambientale è molto grande e complesso, ma questo libro lo frammenta e lo riporta ad una scala più umana, esortandoci ad agire in prima persona e secondo le nostre possibilità, verso il cambiamento che vogliamo vedere. Consigliatissimo specialmente a chi cerca una crescita personale ed un arricchimento culturale
5/5
Markus Stocker di Terlano
Complimenti per il libro mi è piaciuto molto. L`autore descrive molto bene con gli esempi delle grandi rivoluzioni politiche e con noti personaggi della storia come un leader e i suoi follower hanno cambiato pian piano il sistema. Mi è piaciuto anche che l`autore nei temi ambientali non fa polemiche, lui pensa sempre positivo, questo mi rende ottimista per il futuro, che possiamo raggiungere gli obiettivi climatici.
5/5
Arminé Martirosyan di Yerevan

Ho avuto il privilegio di leggere in anteprima il manoscritto di questo bellissimo saggio. Devo dire che l’idea del Primo Follower in sé è geniale, ma il modo come Sergio Fedele lo presenta all’interno del concetto di Rivoluzioni Ambientale è affascinante. Inconsciamente io stessa sono stata la Prima Follower per varie iniziative ambientali che hanno avuto successo e mi rendo che senza il mio contributo e di un piccolo gruppo di persone non lo avrebbero avuto. Nello stesso modo varie mie iniziative dove ero io la Leader hanno raggiunto lo scopo solo grazie “all’esercito” dei primi follower che di fatto decidono il destino di ogni iniziativa. Assolutamente da leggere se non l’avete ancora fatto e ovviamente invito ad agire in accordo con il contenuto del libro.

5/5
Davide Gotti di Madrid

Il primo follower è libro molto scorrevole e di piacevole lettura. Personalmente mi è piaciuta molto l’impostazione logica del libro, in cui tutte le affermazioni vengono motivate e si riportano referenze di valore scientifico per chi volesse approfondire alcuni argomenti o verificare le affermazioni dell’autore. Vengono inoltre riportati vari esempi concreti che aiutano a fissare i concetti e a dare dei suggerimenti riguardo le azioni da intraprendere per contribuire alla rivoluzione ambientale. Il libro però non è solo un manuale per attivisti ambientali, infatti vengono toccati con maestria svariati temi interdisciplinari che vanno dalla leadership alla crescita personale, dando di fatto moltissimi spunti di riflessione. Un libro che consiglio assolutamente.

4/5
Claudio Ferrari di Merano
Scrittore e attivista ambientale
Per introdurre l’ultima fatica di Sergio Fedele mi piace partire dalla fine, laddove l’autore esorta gli aspiranti leader e/o primi follower ad agire, sostenendo con convinzione che non è affatto triste impegnarsi in un progetto o in un’idea nella quale si crede. Anzi la cosa è motivante, spesso piacevole, al netto di garantite piccole o grandi delusioni, e ti crea una cerchia di conoscenze ed amicizie che ti porterai dietro per tutta la vita. Non è casuale che in questo lavoro Fedele riprenda con forza il tema che secondo lui rappresenta “il problema dei problemi” del nostro tempo, la crisi climatica, le sue certe o probabili conseguenze, i modelli e le soluzioni per fermare la corsa verso cambiamenti epocali, e dove ancora possibile fare marcia indietro. Come ecologista posso solo confermare che tutto è già stato detto in materia e che le soluzioni rimangono quelle suggerite dalle associazioni ambientaliste e dagli scienziati più di trent’anni fa. C’è una sola sostanziale differenza rispetto ad allora: adesso scarseggia il tempo e le piccole, faticose iniziative per risolvere la crisi sono chiaramente insufficienti, nonostante alcune interessanti innovazioni tecnologiche. Dunque vanno benissimo le sollecitazioni del libro riguardo all’attivarsi sia per le piccole iniziative locali che per le grandi campagne mondiali, utilizzando il metodo dell’esempio nella propria sfera di influenza, ma ci vuole di più, necessita un cambiamento dei modelli mentali riguardanti il nostro esistere. E se eclatante è l’esempio del Bhutan in quanto unico paese della Terra ad avere un bilancio positivo per la quantità di CO2 prodotta, questo è sicuramente il risultato di un altra soluzione introdotta in quella nazione, cioè il fare riferimento come indicatore di benessere non al Prodotto Interno Lordo (PIL) bensì alla Felicità Interna Lorda (FIL), ricavata da parametri molto più umani rispetto al primo quali la qualità dell’aria, la salute dei cittadini, il grado di istruzione, la ricchezza dei rapporti sociali, in ossequio al concetto che non è il denaro che fa la felicità. Non dubito che questa sia la risposta umanistica alternativa alla speranza nella tecnologia che forzatamente si scontrerà sempre con i limiti del pianeta. Ma intanto ben vengano le buone pratiche suggerite nel libro di Fedele, in attesa del suo prossimo lavoro, che mi aspetto tratti del secondo o del terzo follower, poiché la catena della ragione non deve essere interrotta, e tutti gli utenti precoci sono importanti per sollecitare i ritardatari, fino a raggiungere il punto critico che li fa diventare maggioranza.
4/5
Ilde Castellari da Bologna
Legambiente Bologna
Come farsi promotori di azioni efficaci di cambiamento per contrastare il riscaldamento globale la distruzione degli ecosistemi? Il testo affronta questo tema con competenza e originalità, sostenendo che la formazione di un ampio movimento ambientalista in grado di orientare le scelte politiche, è possibile a patto che si tenga conto dei tanti fattori in gioco: dalla costruzione della leadership alla chiarezza dei contenuti proposti, all’efficacia della comunicazione. Sulla scia di un noto discorso di Derek Silvers, l’autore attribuisce un ruolo centrale al Primo Follower, ovvero a chi si associa all’esempio del leader provocando man mano un effetto virale nell’azione. A supporto di queste tesi vengono riportate autorevoli ricerche di studiosi del mercato e interessanti esempi di rivoluzioni storiche e scientifiche, nonché esempi significativi tratti dalle proprie esperienze di vita associativa e di lavoro. La seconda parte del libro entra nel merito concreto delle scelte importanti da praticare per il cambiamento. Da quelle sugli stili di vita individuale (ad esempio muoversi in bicicletta) a quelle di tipo politico che possono essere determinate solo da una forte pressione dell’opinione pubblica: a questo proposito particolarmente innovativa risulta quella dell’introduzione di un “reddito ambientale”. Un testo che costituisce quindi un interessante spunto di riflessione, sia per chi come noi opera da anni in associazioni ambientaliste, sia per chi, soprattutto nella generazione di Greta Tunberg, si sta avvicinando all’impegno in prima persona per contribuire a salvare il pianeta.
4/5
Antonio Lazzari di Ravenna
Ho letto con interesse il libro di Sergio Fedele e devo dire che rappresenta un percorso stimolante e facile da intraprendere per tutti coloro che vogliono approcciare alla sostenibilità ambientale ma facendo qualcosa di più del proprio dovere. Promuovere modelli di viralità ed aiutare le persone ad attuarli può essere una delle chiavi di volta per salvare il pianeta. Il libro di Sergio si legge bene, ha un approccio semplice e chiaro e permette di mettere subito in pratica quanto appreso. Consigliatissimo soprattutto per chi non sa da dove partire ma vuole fare la sua parte. Ultimo ma non ultimo il progetto sociale legato al crowdfunding è di grande interesse ed un’ottima idea.

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